Dipendenza affettiva: cos'è e come riconoscerla - PsyIntegra | Centro di psicologia clinica e psicotraumatologia E.M.D.R.
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dipendenza affettiva

Dipendenza affettiva: cos’è e come riconoscerla

La dipendenza affettiva è una condizione psicologica in cui la persona sente un bisogno incontrollabile dell’altro per sentirsi completa, sicura o viva. In altre parole, chi soffre di dipendenza affettiva basa il proprio valore personale sull’approvazione, sulla presenza e sull’amore di qualcun altro, sia esso un partner, un genitore o un amico. Questo legame non nasce da una scelta libera, ma da una necessità interiore di colmare un vuoto emotivo che genera ansia, paura e insicurezza.

La dipendenza affettiva può manifestarsi in qualsiasi relazione, ma emerge con particolare intensità nei rapporti di coppia, dove il timore dell’abbandono porta la persona a sacrificare se stessa pur di non perdere l’altro. Si tratta di un legame malsano e spesso invisibile a chi lo vive, perché confuso con l’amore o con la “dedizione totale”.

Come riconoscere la dipendenza affettiva

Riconoscere la dipendenza affettiva non è immediato, poiché chi ne soffre tende a giustificare i propri comportamenti con la passione o con la paura di ferire l’altro. Tuttavia, ci sono segnali chiari che indicano questa condizione. Chi vive la dipendenza affettiva prova un costante senso di vuoto e di angoscia quando è lontano dalla persona amata, sperimenta una paura eccessiva di essere abbandonato e sviluppa una tolleranza alta verso comportamenti svalutanti o persino violenti pur di mantenere la relazione.

Un altro aspetto tipico è l’assenza di confini personali. La persona dipendente rinuncia alle proprie esigenze, opinioni e desideri per compiacere l’altro e teme costantemente di sbagliare o di non essere abbastanza. Si percepisce incompleta e incapace di affrontare la vita senza la presenza dell’altro, al punto da rinunciare a se stessa per timore di restare sola.

Perché si sviluppa la dipendenza affettiva

La dipendenza affettiva ha radici profonde che spesso affondano nell’infanzia. Può derivare da carenze affettive, da un attaccamento insicuro o da esperienze di abbandono e rifiuto. Crescere senza sentirsi visti o accettati porta a interiorizzare la convinzione di non valere abbastanza, creando la necessità di cercare negli altri ciò che non si è ricevuto o imparato a darsi da soli.

In età adulta, questo schema si ripresenta come un bisogno continuo di approvazione e di conferme esterne, alimentando relazioni sbilanciate e dolorose. La persona dipendente vive una continua altalena emotiva tra la paura di perdere l’altro e il sollievo temporaneo che deriva dalla sua vicinanza.

Uscire dalla dipendenza affettiva

Il primo passo per uscire dalla dipendenza affettiva è riconoscerla e accettare che si tratta di un problema psicologico che limita la libertà e la serenità. È importante iniziare un percorso di consapevolezza, comprendendo le proprie ferite interiori, i bisogni inespressi e la storia personale che ha portato a sviluppare questo tipo di legame.

La psicoterapia è un valido strumento per lavorare sulla dipendenza affettiva. Aiuta a riscoprire il proprio valore, a costruire un senso di sé più stabile e a imparare a vivere relazioni sane, basate sulla scelta e non sulla paura. Solo quando si riesce a sentire di valere indipendentemente dall’altro, si può vivere l’amore come libertà e non come prigionia.

Psyintegra Staff
d.derasmo@psyintegra.it